

Cosa vuol dire “stufare” (no, non è solo una sensazione)
In cucina, stufare non significa perdere la pazienza. Significa cuocere lentamente, con pochi liquidi, in pentola coperta, lasciando che gli ingredienti si abbraccino piano piano, rilascino i loro sapori e diventino morbidi come carezze.
È la tecnica della pazienza, del profumo che invade la casa, dei sughi che si addensano col tempo.
Quando si usa?
- Ogni volta che vuoi ottenere un
- Morbido, succulento, “che si taglia con la forchetta”
- Ricco di sapori fusi e concentrati
- Perfetto da preparare con anticipo
Tipici esempi?
- Spezzatino di manzo
- Verdure stufate con cipolla e olio
- Legumi con aromi e pomodoro
Come si fa, in pratica?
- Rosola gli ingredienti (carne o verdure) con olio e aromi
- Aggiungi pochissimo liquido (vino, brodo, acqua)
- Copri con un coperchio
- Fiamma bassa, tempo lungo
- Mescola ogni tanto con amore
Il tempo è il tuo ingrediente segreto. Niente fretta.
Errori comuni da evitare
- Mettere troppo liquido: se vuoi una zuppa, cambia ricetta
- Lasciare la fiamma alta: rischio di seccare tutto
- Aprire il coperchio ogni due minuti: la magia evapora!
Conclusione
Stufare è l’opposto del fast food.
È la coccola lenta, il gusto profondo, la cucina che ti aspetta quando torni a casa.
È come una playlist jazz a fuoco basso.
Piano, piano… si fa buon piatto.